En Avdat

La gola di En Avdat

1. En Mor: ingresso al parco

2. Sorgente e cascata di En Avdat

3. Il romitaggio rupestre bizantino

4. En Maarif

La gola di En Avdat

Si attraversa prima il corso d'acqua che la pioggia della settimana precedente ha contribuito a rendere un poco più sostanzioso. Si prosegue circondati dalla caratteristica vegetazione: qualche palma, all'inizio, poi un maestoso terebinto ed infine i più umili cespugli di tamerischi, mentre le canne si addensano sulla riva.

En Avdat. Pozza acqua

Una minuscola diga artificiale moderna trattiene il flusso e ci consente di attraversare più facilmente da una sponda all'altra, passando sopra un'ampia cornice rocciosa che ci accompagna fino alla cascata. L'acqua riflette splendidamente e con perfetta conformità il paesaggio intorno.

En Avdat. Cascata

La cascata, in questo momento, non è alimentata che da un rigagnolo, ma in tempo di pioggia lo scorrimento dell'acqua deve essere certamente di carattere torrenziale. Lo scorrimento violento dell'acqua ha contribuito a produrre nei secoli, anzi nei millenni, una pozza ampia e profonda, e scavata nella viva roccia.

En Avdat. Sorgente

Poco al di sopra della cascata c'è la sorgente. Su uno dei fianchi della valle un declivio terroso fornisce l'humus sufficiente a permettere la crescita vigorosa di un pioppeto. In questa stagione tali alberi si presentano ancora privi di foglie.

En Avdat. Panorama dalla grotta dell'eremita

Saliamo percorrendo un ripido sentiero, agevolati da scalette di ferro infisse nella roccia in più di un luogo e da parapetti costruiti sui margini del sentiero esposti verso la valle. Arriviamo infine alle grotte, abitate un tempo dagli eremiti. Dall'alto si può godere di un panorama veramente suggestivo.

En Avdat. Grotte

Quasi sospese sull'abisso si trovano diverse grotte, incavi naturali che i monaci adattarono per la vita religiosa in epoca bizantina. Uno di loroi ha lasciato scritto il suo nome, Zaccaria, al termine di una invocazione dipinta in rosso sulla parete e scritta in lingua greca, dove si invoca l'intercessione di san Teodoro, patrono di Avdat. La grotta con iscrizione non è tuttavia raggiungibile.

En Avdat. En Maarif

La sorgente più alta mostra, su un lato, un profondo incavo prodotto dallo scorrimento dell'acqua sulla parete verticale che è alta, in questo punto, circa 60 metri. Lo specchio d'acqua riflette la sommità della parete rocciosa sul lato opposto.

En Avdat. Ingresso canyon

Siamo all'estremità del profondo canyon di En Avdat, presso il parcheggio superiore. Si possono osservare sul margine roccioso i segni lasciati dalle corde dei beduini, che per secoli sono venuti qui ad attingere acqua.